giovedì 2 febbraio 2012

Sedute e filo di metallo

"Create the best for the most for the least"

("Crea il meglio, per i più, al minimo costo")
Inizio con questa famosa citazione di "Charles Eames" perchè è proprio da lui, e sua moglie Ray, che tutto ebbe inizio..
Nel 1951 i coniugi Eames disegnarono una seduta destinata a diventare uno degli oggetti più innovativi dell'epoca. Parlo della Wire Chair, una seduta che riprende il design della loro già famosa "Fiberglass Chair" dalla forma ergonomica a "conchiglia", ma questa volta la sua intera forma è data da fili di ferro incrociati e saldati sulla base cromata.
Una struttura che dimostrerà di possedere una grande elasticità, impensabile per quei tempi, per una struttura priva di molle.
Con questo tipo di lavorazione estramemente innovativo si ottiene una seduta che gioca con la sua incredibile trasparenza e leggerezza; il metallo sprigiona i suoi bagliori riflettendo la luce ed il risultato è una sedia che segue perfettamente l'ergonomia del corpo umano ed è dotata di una sorta di tridimensionalità.
Attualmente vengono ancora prodotte queste sedute riprendendo il design fedelmente per non rovinare l'effetto di leggerezza unito all'alto livello di tecnicità raggiunto da questo tipo di lavorazione. Vengono inseriti cuscini per aumentarne il confort senza compromettere la forma, come nella proposta di InFabbrica per la loro "Spillo Net"

La leggerezza, la scocca ergonomica e la grande resistenza  rendono queste sedute perfette sia in casa che in un ambiente di lavoro. Infabbrica le propone accostate al tavolo in vetro temperato con struttura costituita dalla stessa base detta anche "eiffel", denominato "spillo tavolo scrivania".


InFabbrica propone anche il design che l'ha ispirata, ossia quello della già citata "Fiberglass Chair" nella loro "Spillo Ice".


Altre sedute che si sono poi ispirate alla stessa tecnica di produzione con il filo metallico si trovano in diversi designers dei nostri tempi. Particolarmente studiata nella sua ricerca dell'armonia con l'ambiente circostante è la collezione "Heaven" di Jean-Marie Massaud ispirata alla natura come ricerca di un equilibrio fra noi e lei. Trovata in questa forma che sembra fluttuare nell'aria e rafforzata da una struttura sinonimo di leggerezza.
Gli inserti in cristallo temperato per la piana del tavolo esprimono la purezza e l'armonia di un angolo esterno che si integra armoniosamente con la natura che lo circonda.



(immagine da: http://blog.vastudc.com/)
Oppure questa poltrona-scultura della designer Paola Navone per Emu design  che si fa osservare in giardino mimetizzandosi armoniosamente con la natura grazie a  inserti di edera che avvolgono tutto ciò che incontrano creando una vera e propria scultura vivente. Nati per creare una sorta di eden in giardino in cui potersi insinuare senza invaderla.
La collezione si chiama "Ivy" in Italiano, naturalmente, Edera!



Accostando la tecnica innovativa della lavorazione del metallo ad un mestiere antico come l'uncinetto, il designer australiano "Henry Sgourakis" crea la sua poltrona con poggiapiedi "Nook". L'idea era quella di risvegliare i ricordi dell'infanzia quando ci si abbandonava sul divano della nonna decorato da colori spenti e merletti fatti a mano.
Il risultato è una seduta sulla quale abbandonarsi e la sensazione è quella di essere appoggiati sopra ad una sorta di amaca che ci avvolge completamente nel fascino di un antico mestiere mescolato a tecniche di lavorazione moderne.














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